L'inizio
Fin da bambina Marisa è sempre stata attratta dalla Chiesa: il suo sogno più grande era quello di prendere i voti per farsi suora dedicandosi completamente a Dio. Mentre gli altri bambini della sua età giocavano tutti insieme, lei preferiva recarsi in Chiesa ammirando gli interni e pregando. Una volta cresciuta, Marisa ha fortificato il suo desiderio di diventare suora e ora stava per coronare il suo sogno ma qualcosa non stava andando come doveva. Marisa avvertiva molta stanchezza e sviene proprio nel mezzo della Chiesa. Tra lo stupore e la preoccupazione dei presenti il vescovo ferma immediatamente la cerimonia rifiutandosi di procedere oltre. Cosa è accaduto di cosi grave?
Un'infanzia difficile
Marisa ha un passato triste e difficile: suo padre ha abbandonato la famiglia quando lei era ancora in fasce, per cui è cresciuta senza una figura paterna al suo fianco. La madre ha dovuto quindi darsi da fare per crescerla, educarla e assisterla nel migliore dei modi con mille sacrifici. Una donna che ha svolto anche due lavori per cercare di guadagnare di più: lavorava infatti come macellaia e come donna delle pulizie. I nonni materni sono sempre stati presenti aiutando come potevano, ma dentro di lei c'era sempre un vuoto che pareva incolmabile. Le mancava la figura di un padre.
Quasi suora!
Finalmente era giunto l'attesissimo giorno in cui Marisa avrebbe preso i voti e sarebbe diventata suora. Lo aveva desiderato cosi tanto! A volte però le cose non vanni esattamente come vorremmo e questa storia ne è la dimostrazione. Il vescovo infatti aveva interrotto bruscamente la funzione durante la cerimonia dopo aver visto ragazza. Che cosa può essere accaduto di cosi grave da indurre il vescovo a fermare tutto? Perché Marisa non poteva diventare suora proprio adesso che era a un passo dalla realizzazione del suo più grande desiderio? Quale ostacolo si era dunque interposto tra lei e ciò che sognava fin da piccola?
La voce degli indifesi
Fin dalla più tenera età Marisa aveva manifestato una fede fervente che la rese impopolare tra gli altri bambini che la emarginavano dal loro gruppo. Tutto ciò non ha mai fermato Marisa che ha sempre combattuto contro varie forme di ingiustizia, dicendo la sua senza mai tirarsi indietro di fronte a nulla. La stessa situazione si protrasse identica anche alle scuole superiori. L'adolescenza è un passaggio evolutivo particolarmente ostico dove non sempre il comportamento gli uni verso gli altri è ortodosso. Marisa non aveva alcuna paura a difendere i più deboli, quelli che non avevano il coraggio di esporsi in prima persona.
L'adolescenza con pochi amici
Marisa non aveva molti amici a causa della sua fede e del suo altruismo nei confronti dei più deboli. La classica ragazza tutta casa e studio, che preferiva studiare piuttosto che andare a divertirsi con gli altri ragazzi, inoltre era sempre disponibile all'aiuto in parrocchia. Marisa trascorreva interi pomeriggi in Chiesa poiché luogo sicuro dai meschini giudizi altrui. In quel luogo sacro la ragazza si sentiva protetta e totalmente a suo agio. Soltanto in Chiesa lei trovava pace e armonia per cui sentiva nitidamente che quella era la strada giusta da percorrere.
Aiutare il prossimo
Marisa era davvero buona, generosa, caritatevole e sempre pronta in prima persona ad aiutare il prossimo. Lei stessa collaborava volentieri in tutte le organizzazioni parrocchiali finalizzate alla distribuzione di cibo e beni di prima necessità ai senzatetto. Il suo cuore magnanimo la predisponeva all'aiuto solidale verso i bisognosi. Un giorno accadde qualcosa di insolito. Le si avvicinò un ragazzo che iniziò a chiacchierare con lei. Tutto ciò era davvero molto strano: di solito i ragazzi si avvicinavano a Marisa solo per canzonarla, senza altro interesse. Lei non era come altre ragazze che amano attirare l'attenzione su se stesse.
Ethan
Finalmente il ragazzo si presentò dicendo di chiamarsi Ethan. Inoltre lui le fece un complimento dicendo che la trovava carina. Anche lui certamente non era niente male! Sul momento la ragazza non diede peso a quella parole, ma una volta rincasata non fece altro che ripensare molte volte a lui. I giorni successivi i due ragazzi si incontrarono ancora, Marisa inizialmente di evitarlo ma dovette cedere all'insistenza di lui. Alla fine Ethan le confessò di conoscerla fin dai tempi delle scuole elementari ma lei non si ricordava di lui. Più passava il tempo, più Marisa avvertiva che dentro di lei stava cambiando qualcosa ma non sapeva dire cosa.
Il dubbio amletico
Ethan non frequentava la stessa classe di Marisa ma aveva notato in che modo la ragazza difendeva i più deboli prendendo a cuore le cause di tutti coloro che parevano emarginati. Anche il ragazzo tuttavia era molto schietto, mostrandosi determinato: tutto ciò fece breccia nel cuore di Marisa. In breve tempo fece capolino un grosso dubbio nella testa della ragazza: era giusto prendere i voti o ascoltare questo sentimento nuovo che lentamente stava crescendo dentro di lei? Nell'incertezza, chiese consiglio alla madre, la quale, data la sua pessima pregressa esperienza, le suggerì caldamente di lasciare perdere Ethan concentrandosi sulle sue scelte.
Una sofferta decisione
Marisa segui il consiglio della madre ma nello stesso tempo pensava al comportamento da tenere con Ethan: era meglio accettare di uscire con lui oppure dedicarsi solo alla vocazione monacale? La ragazza decise dunque di resistere fino al termine del liceo. Ethan tuttavia non sembrava intenzionato a mollare il colpo dal momento che la invitava a studiare insieme, uscire o semplicemente fare una chiacchierata. Lei rispondeva in maniera fredda e distaccata. Alla fine Ethan decise di smettere di cercarla, evitando anche di guardarla, nonostante sentisse crescere sempre di più l'amore nei suoi confronti.
Il convento
Appena preso il diploma, Marisa entrò subito in convento. Non voleva infatti che i pensieri verso Ethan potessero distoglierla dal suo percorso spirituale o che la portassero su sentieri poco ortodossi. In convento dunque la ragazza iniziò a studiare per poter prendere i voti, le sorelle l'avevano accolta con affetto perché lei si faceva voler bene da tutti . Nel convento, Marisa aveva una stanza tutta per se' ed era emozionata nello stare perseguendo l'obiettivo principale della sua vita. Nessun pensiero, nessun uomo l'avrebbe distolta dalla realizzazione della sua vocazione.
Vita nel convento
Finalmente Marisa sentiva di aver trovato la sua giusta collocazione. In convento c'era sempre molto da fare e le suore le davano molte mansioni da svolgere come cucinare o pulire la struttura. La ragazza era sempre volenterosa e collaborativa, del resto quella era la vita che aveva desiderato fare, le suore notarono il suo impegno costante e per questo le mostravano molto affetto e gratitudine. Per questo motivo le religiose affidarono a Marisa anche alcune commissioni da svolgersi all'esterno del convento. Marisa non si tirò indietro: era felice, aveva trovato la sua strada.
La fiducia
Le suore riponevano stima e fiducia in Marisa, per cui la lasciavano uscire dal convento per svolgere le mansioni, del resto nel paese tutti si conoscevano e piano piano tutti impararono a conoscere anche lei. La gente si mostrava educata e cordiale con Marisa, persino quei ragazzi che fino poco tempo prima la deridevano mentre adesso la colmavano di complimenti e di regali chiedendole appuntamenti. Per Marisa certe cose adesso non contavano più, accettava i doni solo epr una forma di cortesia ma non era disposta a d accettare il corteggiamento di nessuno. Lei sarebbe stata una suora e doveva ancora nascere chi l'avrebbe distolta dal suo pensiero fisso.
La bellezza dell'anima.
Più passava il tempo e più Marisa diventava sempre più bella. Il numero dei suoi corteggiatori aumentava a vista d'occhio: proprio coloro che fino a qualche tempo prima l'avevano derisa e bullizzata, adesso avrebbero fatto carte false per uscire con lei che stava sbocciando come un fiore meraviglioso. Nonostante ciò, la sua determinazione nel voler diventare suora non vacillava di un millimetro per cui non cedeva a nessun corteggiatore. Ormai in convento Marisa era diventata una figura di riferimento anche per le altre, inoltre si prendeva cura anche delle suore più anziane e malate. Ormai mancava davvero poco al giorno della cerimonia!
La mamma come figura fondamentale.
Durante il suo percorso spirituale, Marisa pensava spesso a tutte le persone che le avevano voluto bene e che l'avevano sempre sostenuta. In particolare sua mamma era da sempre il fulcro della sua vita, colei che si è caricata di innumerevoli sacrifici per crescerla, per cui adesso sentiva che era giunto il momento di ripagarla di tutte le fatiche che si era accollata. In fondo aveva fatto sia da madre che da padre dopo che l'uomo con cui concepì la bambina le aveva abbandonate senza rimorsi. Marisa voleva ripagare sua madre di tutto l'amore che aveva ricevuto.
Quanti pensieri...
Marisa non aveva mai conosciuto suo padre per cui non poteva menzionarlo nelle sue preghiere, ma si chiedeva spesso che fine avesse fatto un altro uomo. Il suo pensiero infatti correva spesso a Ethan, domandandosi come fosse possibile continuare a pensare a lui. Lo aveva respinto e allontanato in mille modi finchè aveva ottenuto ciò che voleva, come era possibile dunque pensare ancora a lui? Poco tempo prima qualcuno le aveva riferito che Ethan si era trasferito, ma non sapeva dove né se anche lui la stesse pensando ancora.
L'amica Suor Lisa.
Durante la sua permanenza in convento Marisa strinse un forte legame con suor Lisa. Le due diventarono in breve grandi amiche, Marisa trovò infatti una solida figura di riferimento con cui confidarsi, del resto suor Lisa incarnava l'ideale di suora che avrebbe voluto diventare lei. Suor Lisa notava l'interesse che Marisa suscitava nei ragazzi, di come la riempivano di regali e cioccolatini. Queste attenzioni emozionavano Marisa e suor Lisa attribuì tutto questo alla giovane età della ragazza. In fondo, tra 12 mesi Marisa sarebbe diventata suora e non aveva mai ceduto alle lusinghe dei ragazzi.
Strani comportamenti.
Ad un tratto, Marisa iniziò a comportarsi stranamente. Quando usciva per le commissioni, tardava spesso e anche di oltre due ore rispetto al solito. Suor Lisa le chiedeva il motivo dei ritardi ma Marisa non forniva spiegazioni convincenti, per cui non si capiva cosa stesse accadendo alla ragazza. Suor Lisa rammentò che tempo addietro Marisa le aveva raccontato tutta la vicenda accaduta con Ethan durante il periodo del liceo ma la suora non diede credito a tutto ciò in quanto accaduto molto tempo fa e ormai era acqua passata.
Strani dolori.
Dopo gli strani comportamenti di Marisa, iniziarono altri avvenimenti che misero in allerta suor Lisa. Marisa cominciò infatti ad accusare alcuni malesseri fastidiosi come mal di stomaco e vomito. La ragazza attribuiva questi disturbi al suo colon irritabile ma la suora intuì che c'era ben altro che bolliva in pentola. Poiché c'era una grande amicizia che univa le due donne, suor Lisa decise di non riferire nulla alla Madre Superiora, anche perché tra qualche giorno si sarebbe svolta la cerimonia in cui Marisa avrebbe preso i voti. Era un passo importante, forse anche per questo la ragazza si stava innervosendo aumentando il suo malessere generale.
Quasi al traguardo.
Dopo due anni trascorsi in convento, finalmente Marisa era pronta per diventare suora a tutti gli effetti. Il suo sogno stava per realizzarsi, era visibilmente emozionata e non vedeva l'ora di iniziare un nuovo capitolo della sua vita. Ed ecco che arriva il giorno della cerimonia ma qualcosa non va come preventivato. Il vescovo infatti interrompe la cerimonia poiché nota qualcosa di strano e in mezzo alla confusione Marisa svenne. Tutti i presenti ovviamente restano attoniti e preoccupati. Cosa stava accadendo di cosi incredibile? Perché il vescovo non porta a termine la cerimonia?
Suspance
Immediatamente le suore chiamarono i soccorsi e Marisa fu trasportata in ambulanza verso l'ospedale. Durante il tragitto i paramedici somministrarono a Marisa una flebo e nulla di più: la ragazza era incinta e non poteva ricevere farmaci. Proprio così: la novizia era in dolce attesa! Ovviamente il personale di soccorso non guardò l'abito della ragazza: bisognava occuparsi della gestante e del bambino, non delle convenzioni sociali. Suor Lisa era con lei a darle sostegno e conforto: i suoi sospetti erano dunque fondati ma non li aveva rivelati a nessuno per non venire meno alla profonda amicizia che la legava alla ragazza.
I dubbi di suor Lisa.
Era da tempo che suor Lisa aveva iniziato ad avere dubbi relativi al comportamento di Marisa. In particolare il suo stato di salute le aveva dato da pensare. Dal canto suo, appena aveva saputo di essere in dolce attesa, Marisa aveva cercato di nascondere la pancia ma non cosi bene da sfuggire all'occhio vigile del vescovo che appena si è accorto di quel ventre sospetto aveva fermato immediatamente la cerimonia. Il giorno seguente le acque si ruppero e Marisa divenne madre di un bellissimo bambino. Avventura stravagante: in sole 24 ore la ragazza è passata da suora a neo mamma!
In Ospedale.
Mentre Marisa si trovava in ospedale, i medici allertarono la madre della ragazza la quale si precipitò in ospedale per verificare se ciò che le avevano detto i medici corrispondesse a verità. Non è cosa ordinaria infatti una telefonata che ti annuncia di essere diventata nonna! La donna infatti era rimasta al punto che sua figlia avrebbe preso i voti per cui non capiva cosa potesse essere accaduto nel frattempo. Appena la donna entrò nella stanza, vide la figlia con in braccio il pargoletto. Incredula, la donna volle sapere subito chi fosse il padre della creatura.
Indovina chi è il padre?
Marisa era convinta di aver deluso sua madre ma decise ugualmente di raccontare cosa fosse accaduto. Davanti alla madre e a suor Lisa spiegò che nove mesi prima, mentre si era recata fuori per le commissioni, aveva casualmente incontrato Ethan, quel ragazzo del liceo che non aveva mai dimenticato. I due si scrutarono a lungo: lei vestita da suora novizia, lui in giacca e cravatta. Ovviamente entrambi rimasero stupiti nel ritrovarsi uno di fronte all'altra ma pensarono fosse un chiaro segno del destino che li aveva rimessi sulla stessa strada.
Cosa ne era stato di Ethan.
Dopo il liceo, Ethan aveva iniziato a lavorare in un settore che col tempo divenne molto redditizio, infatti guadagnava molto bene. Era diventato un ragazzo molto deciso, serio, che viaggiava spesso per affari e col tempo si era costruito una certa fama nel campo dell'informatica. Nonostante il grande successo professionale, Ethan non aveva mai smesso di pensare a Marisa, le sarebbe piaciuto rivederla. Al termine del liceo infatti, il ragazzo decise di aspettare un segno del destino per capire il da farsi. Appena incontrò Marisa tutto finalmente sembrò chiarissimo!
I sospetti di suor Lisa.
Dopo l'incontro galeotto tra i due ragazzi, Marisa iniziò a ritardare il suo rientro al convento, trascorrendo molto tempo al di fuori di esso. Suor Lisa aveva iniziato a sospettare qualcosa, qualche volta fu anche assalita dal pensiero di dover mettere al corrente la Madre Superiora ma aveva sempre desistito per non tradire la fiducia di Marisa. La suora sperava che i suoi sospetti potessero essere infondati ma in fondo al suo cuore sapeva che le cose non stavano come lei sperava. Aveva sottovalutato il legame che si era creato tra i due giovani al liceo.
La scelta di Marisa.
Ethan e Marisa trascorsero insieme molte giornate fin quando lui dovette partire per lavoro ma promise che sarebbe tornato presto per prendersi cura di lei. Marisa aveva ancora scolpite a mente le parole di sua madre che la metteva in guardia dalle promesse da marinaio che fanno gli uomini, per cui è bene non fidarsi di loro. Quando la ragazza scoprì di essere incinta fu presa dal panico, non si confidò con nessuno e nel frattempo cercava di nascondere la pancia. I primi mesi non fu un problema ma col passare del tempo era diventato difficile nasconderla perché cresceva sempre più.
Una grande sofferenza.
Tre mesi prima della cerimonia Marisa iniziò a patire i dolori tipici della gravidanza. La ragazza decise di rivelare tutto a Ethan che si mostrò felicissimo dell'evento, anzi, esortò Marisa a lasciare il convento e andare a vivere insieme. In questo modo lui si sarebbe preso cura di lei e del bambino. Marisa tuttavia non aveva intenzione di rinunciare al sogno di diventare suora, per cui decise di restare in convento: ingenuamente credeva che dopo la cerimonia tutto si sarebbe sistemato. Inoltre era convinta che nessuno avrebbe notato il suo pancione se lo avesse ben nascosto.
Il parto.
I progetti di Marisa naufragarono nel giro di poco. La ragazza aveva preventivato il momento del parto due settimane dopo la cerimonia, invece il bebè aveva deciso di venire alla luce il giorno stesso della cerimonia! Visto l'accaduto, le suore cacciarono Marisa dal convento per una questione di mancata fiducia nei loro confronti. Il giudizio delle religiose in fondo aveva aiutato Marisa. Di sicuro la situazione che si era venuta a creare era alquanto imbarazzante: la ragazza non aveva rispettato i suoi impegni e le suore non si erano mai accorte di nulla.
Ora che si fa?
Appena Marisa terminò di raccontare la vicenda alla madre, quest'ultima si arrabbiò moltissimo, decidendo di non volerne sapere né della figlia né del nipotino appena nato. Marisa si sentiva sola e abbandonata. Le suore certamente non presero bene questa notizia ma di sicuro non potevano lasciare la ragazza da sola in un momento cosi delicato. Così le permisero di stare in convento da loro per qualche tempo, in attesa di trovare una soluzione. Poco tempo dopo, Ethan rientrò dal suo viaggio di lavoro e appena vide suo figlio esplose di felicità. Chiese nuovamente a Marisa di andare a vivere tutti insieme, che il suo amore per lei non era mai cessato ma cresceva ogni giorno di più.
The happy end.
Ethan aveva proposto a Marisa di andare a vivere insieme: lui avrebbe pensato sia a lei che al piccino fino a quando la ragazza si fosse chiarita le idee su cosa volesse fare della sua vita. Marisa accettò con gioia: voleva solo stare col ragazzo che amava! Adesso Ethan, Marisa e il neonato hanno formato una famiglia, sono felici: la ragazza si prende cura del bambino ed è questa la sua vocazione. Questa storia ci fa riflettere: il vero amore trova strade anche impensabili pur di giungere a destinazione! Inutile allontanarsi da esso: prima o poi ci trova sempre!